Cancellazione nominativi

centrale rischi

Quante volte hai attraversato un temporaneo momento di difficoltà economico? Quante volte a causa di queste difficoltà non sei riuscito a pagare, oppure hai ritardato, qualche rata del mutuo o del finanziamento? E quante volte, nonostante il momento fossepassato e tu poi sia stato sempre regolare nei pagamenti, ti sarà successo di avere difficoltà ad ottenere prestiti da banche o finanziarie? Ebbene, se ti fossi trovato in queste situazioni, la ragione starebbe nel fatto che sei finito nelle liste dei cattivi pagatori, le così dette “liste nere”.

In Italia esistono due tipi di liste, il primo tipo ha carattere pubblico ed è la Centrale Rischi (CR) della Banca d’Italia; il secondo è di tipo privato, ad esso appartengono CRIF, CTC ed EXPERIAN, che sono le più consultate.

Ovviamente, benché non sia sufficiente un semplice ritardo nel pagamento di una rata per legittimare l’istituto finanziario ad inserire il tuo nominativo nelle liste dei cattivi pagatori, questo è possibile che avvenga. Come potrebbe succedere che banche e finanziarie possano commettere degli errori nell’inserire i dati, oppure potrebbe succedere che non sempre rispettino la rigida procedura imposta per la segnalazione. La normativa in vigore prescrive che, prima di procedere alla segnalazione, l’istituto di credito ha l’obbligo di informare il debitore a mezzo di raccomandata AR, dando un congruo termine per provvedere al pagamento ed evitare così l’iscrizione. Qualora il debitore non provveda a saldare entro il termine stabilito, allora la segnalazione diventerà effettiva. Se questo iter non fosse rispettato, una eventuale segnalazione potrebbe essere illegittima.

Se hai bisogno di cancellare il tuo nominativo dalle liste dei cattivi pagatori contattaci e ti aiuteremo seguendoti lungo tutto il percorso.

Se poi ritieni che la segnalazione del tuo nominativo sia stata fatta in maniera illegittima, possiamo valutare, tramite i nostri legali e consulenti finanziari, se e quali siano i vizi di forma nella procedura di notifica. Oppure se la segnalazione fosse illegittima a causa di un errore, procederemo immediatamente alla cancellazione e nel contempo intraprenderemo un percorso per provare ad ottenere il risarcimento del danno eventualmente subito.

Alcuni esempi
di persone che abbiamo aiutato

Aldo è un imprenditore e, nel 2013, per una serie di circostanze sfortunate, si è trovato in difficoltà economiche. Ciò ha comportato, inevitabilmente, la sospensione dei pagamenti alle banche presso cui aveva aperto le linee di credito.

Dopo qualche anno, con l’aiuto dei genitori, Aldo è riuscito a saldare tutti i debiti. Recentemente, con l’intenzione di acquistare un immobile, si reca presso la sua banca per chiedere un mutuo insieme alla moglie, ma gli viene rifiutato senza alcuna spiegazione. Aldo è nostro cliente e si rivolge ai nostri consulenti per capire cosa gli fosse successo. Dall’analisi delle sue posizioni, nelle banche dati pubbliche e private, risulta che il suo nominativo venne inserito nel 2013 nelle “liste dei cattivi pagatori”, ma senza preventivamente comunicarglielo a mezzo raccomandata AR, non rispettando dunque la procedura.

I nostri consulenti, inizialmente, si attivarono contattando l’istituto di credito che aveva eseguito la segnalazione, chiedendo la cancellazione del nominativo, ma nonostante la legittimità della richiesta a causa dell’evidente errore, la banca, pur riconoscendo il malfatto, non acconsentiva alla cancellazione. A questo punto, naufragati tutti i tentativi bonari di soluzione, i nostri legali depositarono un ricorso d’urgenza in Tribunale e, nel giro di qualche mese, Aldo ottenne la cancellazione del proprio nominativo dalla lista dei cattivi pagatori e un risarcimento per il danno subito a causa del rifiuto del mutuo.

Silvia è impiegata in un’azienda informatica, ha un mutuo per l’acquisto della prima casa e un finanziamento per l’acquisto dell’auto. I suoi pagamenti sono sempre stati regolari quando, improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, riceve a casa una lettera con la quale la banca le comunica l’imminente iscrizione del suo nominativo nella CR, per morosità di alcune posizioni. Silvia è sconcertata, non le è mai capitato di ritardare un pagamento e non capisce il motivo di questa segnalazione. Tramite una collega, Silvia si rivolge a noi. 

Dopo aver analizzato la documentazione in suo possesso ci rendiamo conto che Silvia è vittima di un caso di omonimia. In pratica è stato fatto un errore nell’indicazione del codice fiscale che ha portato a segnalare il suo nominativo al posto di quello del soggetto effettivamente responsabile dei ritardi nei pagamenti. Dopo un breve scambio di documenti con la banca segnalante, Silvia risolve il suo problema.

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